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Congress on CLINICAL TRIAL IN NEUROLOGY – Innovative clinical studies

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Il convegno si propone di affrontare le diverse questioni scientifiche, organizzative e normative relative alla Sperimentazione Clinica Neurologica sull’uomo. L’occasione favorirà l’interazione e il confronto tra i diversi attori che con ruoli differenti sono coinvolti nella corretta costruzione di un progetto sperimentale (profit o no-profit) in ambito clinico.
Nel pomeriggio si svolgerà il primo Memory Symposium, occasione tra l’altro per la presentazione di Memory, progetto sostenuto da Fondazione Cariplo, per il coinvolgimento attivo e consapevole della persona sul funzionamento della memoria. Il progetto pilota si avvia alla conclusione del primo anno, in questa occasione saranno presentati i risultati ottenuti.
Oggi più che mai vige la consapevolezza di quanto una Sperimentazione Clinica di qualità si fondi sulla bontà degli studi preclinici ispiratori, sulla rilevanza degli obiettivi prescelti e sul rigore metodologico adottato. In medicina la Ricerca di base e la Ricerca Clinica sono due entità non più disgiunte, al contrario sono fortemente unite dal fine ultimo di curare le malattie offrendo all’uomo la miglior qualità di vita possibile. Di fatto, la progressiva conoscenza dei meccanismi patogenetici individuali che possono essere implicati nelle differenti risposte terapeutiche osservabili all’interno della popolazione umana, ha aperto la via alla medicina personalizzata e in tale scenario, le tecnologie acquisiscono competenze di cura, e quindi non solo diagnostiche, attivando un’azione sinergica con gli stessi farmaci. È solo con uno sguardo attento verso questi nuovi orizzonti che il medico integrerà le proprie conoscenze teoriche con la buona pratica clinica.

Principles and practice of ventilotherapy in neurological patient

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L’utilizzo della ventilazione meccanica, spesso in modalità non-invasiva, è in progressivo aumento nel setting riabilitativo. Ventilazione meccanica, gestione delle secrezioni e umidificazione delle vie respiratorie rappresentano strumenti essenziali per la presa in cura di pazienti neurologici complessi, spesso portatori di cannule tracheostomiche.

Il corso si articola in due giornate di lezioni teoriche e workshop organizzati da un board interdisciplinare di docenti.

Congress on clinical trial in neurology: innovative clinical studies

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Ai giorni nostri l’importanza della Sperimentazione Clinica è indiscussa. Se da un lato è parte di un processo valutativo sull’uomo che fa seguito agli studi pre-clinici relativi al possibile impiego farmacologico di una molecola, da un’altra deve considerare l’uso di tecnologie diagnostiche e terapeutiche avanzate.
Peraltro, più recentemente, la Ricerca Clinica prevede anche un approfondimento conoscitivo dei meccanismi patogenetici individuali che possono essere implicati nelle differenti risposte
terapeutiche osservabili all’interno della popolazione umana. In tale scenario il mondo clinico si interroga sulle concrete ricadute e sulle modalità di trasferimento dei risultati della ricerca di base e, in particolare nell’ambito delle neuroscienze, il tema rimane di assoluto interesse per le implicazioni operative ed economiche che esso comporta.
Il convegno si propone di affrontare le diverse questioni scientifiche, organizzative e normative relative alla Sperimentazione Clinica Neurologica sull’uomo. L’occasione favorirà l’interazione e il confronto tra i diversi attori che con ruoli differenti sono coinvolti nella corretta costruzione di un progetto sperimentale (profit o no-profit) in ambito clinico.

Congress on trial in neurology: basic research and clinical practice together for a better cure

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Responsabile Scientifico: Massimo Corbo
Comitato Organizzatore: Guido Fedele (AFI) – Lorenzo Cottini (AFI – High Research CRO), Annarita Marturano – Silvia Collovà (CCPP)

Oggi più che mai vige la consapevolezza di quanto una Sperimentazione Clinica di qualità si fondi sulla bontà degli studi preclinici ispiratori, sulla rilevanza degli obiettivi prescelti e sul rigore metodologico adottato. In medicina la Ricerca di Base e la Ricerca Clinica sono due entità non più disgiunte, al contrario sono fortemente unite dal fine ultimo di curare le malattie offrendo all’uomo la miglior qualità di vita possibile. Di fatto, la progressiva conoscenza dei meccanismi patogenetici individuali che possono essere implicati nelle differenti risposte terapeutiche osservabili all’interno della popolazione umana, ha aperto la via alla medicina personalizzata e, in tale scenario, le tecnologie acquisiscono competenze di cura, e quindi non solo diagnostiche, attivando un’azione sinergica con gli stessi farmaci. È solo con uno sguardo attento verso questi nuovi orizzonti che il medico integrerà le proprie conoscenze teoriche con la buona pratica clinica.

Il convegno si propone di affrontare le diverse questioni scientifiche, organizzative e normative relative alla Sperimentazione Clinica Neurologica sull’uomo. L’occasione favorirà l’interazione e il confronto tra i diversi attori che con ruoli differenti sono coinvolti nella corretta costruzione di un progetto sperimentale (profit o no-profit) in ambito clinico.

 

Brain Art – cognitive disorders: new frontiers of creative-artistic, musical and multimedia approach

892 600 Need Institute

“Patologie cognitive dementigene: le nuove frontiere dell’approccio artistico-creativo, musicale e multimediale”. Questo il titolo del convegno in programma per giovedì 28 marzo dalle 8.30 alle 13, all’interno dell’aula magna dell’Ospedale Alessandro Manzoni di Lecco. Una mattinata di interventi organizzata nell’ambito di BRAINART, il progetto Interreg Italia-Svizzera che vede come capofila il Crams di Lecco e che grazie alla partecipazione di Ats Brianza, Need Institute di Milano, Dipartimento della Sanità e della Socialità del Canton Ticino, Museo Nazionale Vincenzo Vela di Ligornetto e Fondazione Pro Senectute si propone di sviluppare nuove metodologie per favorire l’inclusione sociale di soggetti affetti da patologie dementigene.

Rivolto a policy maker in ambito socio-sanitario, operatori socio-sanitari delle disabilità cognitive di Rsa e centri specialistici, ricercatori di psicologia, neuropsicologia e neuroscienze, operatori dell’arte, della cultura e della riabilitazione, il convegno porterà in città importanti personalità del settore, ricercatori ed esperti, chiamati a offrire il loro contributo a una riflessione che intende generare approcci non farmacologici alla terapia di patologie dementigene. Un tassello in più, quindi, per il progetto europeo della durata di tre anni BRAINART: un programma ambizioso che vede partner italiani e svizzeri lavorare insieme per creare un laboratorio dinamico e aperto, capace di stimolare la discussione e la ricerca su nuovi servizi socio-sanitari e su innovative frontiere di ricerca sulle cure complementari non farmacologiche per le demenze.

Un motivo di vanto per tutto il territorio, quindi, ma anche una sfida dalla portata internazionale: un serio impegno per diminuire lo stigma sociale e attivare processi di costruzione di una comunità di cura diffusa.

Fondamentale occasione di confronto intorno ai temi che stanno alla base del progetto sarà, quindi, il convegno del 28 marzo. Una ricca mattinata che prenderà il via alle 8.30 con i saluti istituzionali di Paolo Favini (Direttore Generale ASST Lecco), Silvano Casazza (Direttore Generale ATS Brianza), Enzo Galbiati (Autorità di Gestione INTERREG Italia Svizzera), Virginio Brivio (Sindaco di Lecco), Angelo Riva (presidente CRAMS) e Maria Antonia Molteni (presidente CDS). Si entrerà nel vivo, alle 9, con i seguenti interventi, moderati da Rossana Becarelli (Presidente Rete EuroMediterranea per l’umanizzazione della Medicina): Andrea Salmaggi (Responsabile Reparto Neuroscienze ASST Lecco) parlerà delle “Strategie sulle demenze della Regione Lombardia: dai dati socio demografici e epidemiologici alle politiche socio sanitarie”; Massimo Corbo (Direttore Scientifico del Dipartimento di Scienze Neuroriabilitative CCP Milano) di “Nuove strategie farmacologiche nella malattia di Alzheimer”; Anna De Benedetti (caposervizio vigilanza Ufficio del medico cantonale del Dipartimento della sanità e della socialità Cantone Ticino) di ”Arte e demenza, prospettive in Canton Ticino”.

Dopo il tavolo di confronto e un breve break, dalle 10.45 si riprenderà con il ricercatore in Neuroscienza della Musica Danilo Spada e la “Sperimentazione internazionali di terapie non farmacologiche nella persona affetta da demenza”, il Direttore Sanitario Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi Andrea Millul e le “Esperienze dell’utilizzo di terapie non farmacologiche in RSA” e l’informatico multimediale Stefano Fumagalli, con un intervento dal titolo “Lo stato della ricerca sugli ausili multimediali e sui Serious Games”. A moderare questa seconda parte del convegno sarà il giornalista del Corriere della Sera Michele Farina. Si parlerà nel dettaglio delle caratteristiche e degli obiettivi del progetto BRAINART, invece, dalle 11.45, grazie ai contributi offerti da Spada, Fumagalli e dal Neuropsicologo del Dipartimento di Scienze Neuroriabilitative del CCP Milano Matteo Sozzi.

«BRAINART – anticipa Silvano Casazza, Direttore Generale ATS Brianza – rappresenta un motivo di vanto per tutto il territorio grazie all’approccio innovativo volto a una risposta sempre più aderente ai bisogni degli assistiti, alla portata internazionale del progetto e alla collaborazione fattiva tra enti. Regione Lombardia ha previsto particolare rilevanza e attenzione per progetti come questo, che prevedono una cooperazione con altri stati all’interno delle “regole” di gestione del sistema sociosanitario 2019. Per la nostra Agenzia di Tutela della Salute è davvero rilevante – aggiunge – avere ruolo attivo e promuovere quest’iniziativa che ha l’obiettivo principale di realizzare modalità di intervento che possano essere utilizzate da operatori quotidianamente in contatto con individui fragili, con un approccio che parte dai bisogni specifici. Questo progetto avrà ricadute davvero apprezzabili in termini di capacità e profondità di intervento per cui il nostro impegno è massimo».

«La presa in carico dei pazienti affetti da demenza – aggiungono Andrea Salmaggi, direttore del dipartimento neuroscienze Asst Lecco, ed Enrico Frisone, direttore socio sanitario Asst Lecco – rappresenta una delle sfide per i prossimi decenni viste le proiezioni demografiche. Asst di Lecco è impegnata a migliorare questo processo in sinergia con gli stakeholders coinvolti, con l’obiettivo di coniugare efficienza, appropriatezza e innovazione nel territorio di competenza».

 

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